Tra le varie proposte che la rete ci permette di “scovare”, ho individuato quella di un marchio made in Italy che si occupa di cucine da ben 50 anni.
Non è uno di quei marchi sempre sulla bocca di tutti, ma, leggendo opinioni qua e là, pare proprio che sia un prodotto valido, che raccoglie i consensi di chi le possiede o le ha viste dal vivo. Sicuramente il
design delle
Gicinque Cucine è di tutto rispetto; il marchio propone davvero molti modelli e combinazioni, che consentono una personalizzazione piuttosto capillare di numerosi dettagli.
Tra questi c’è una configurazione che mi è piaciuta particolarmente, perchè trovo che coniughi al meglio lo spirito
vintage e quello un po’ nordico che mi si confanno: è la
cucina Oslo.
La versione che ho scelto è quella di ispirazione più “urbana”, con un mix di ante in Rovere Marino, Bianco Luna e Rovere Scandinavo.
Mixare diverse finiture tra loro (non troppe e che siano ben assortite!) attribuisce all’insieme un aspetto molto contemporaneo, adattissimo a una casa moderna o, se avete la fortuna di viverci, a un
loft.
Non escluderei nemmeno categoricamente la casa dal sapore un po’ più rustico, dove il tocco di modernità dato da una soluzione simile a questa aiuta ad alleggerire finiture magari un poco più “ingombranti” e a smorzare l’effetto rustico.
Il tocco in più, che fa tanto “industrial“, sono le maniglie incassate, in acciaio, il tubo porta attrezzi in acciaio cromato, il forno nello stesso materiale e con anta a specchio.
Vincente anche l’idea di giocare accostando la medesima essenza di legname trattata con diverse finiture: dà movimento alla composizione e mette in risalto i componenti a giorno.
Come, ad esempio, le mensole sulle quali poggiare pezzi vintage autentici o di ispirazione: uno per tutti l’orologio da tavolo che fa molto Seventies.
Sempre attuale e decorativo il tema del lettering; che siano lettere “strappate” a una vecchia insegna o acquistate ad arte, basta poco per dare un tocco cosmpopolita e un po’ street anche alla cucina.
Infine, piantine di aromatiche o qualsiasi elemento verde che vi piaccia (ne esistono di stupende anche sintetiche…per chi ha il pollice nero) è l’ideale per aggiungere cura del particolare, vitalità e freschezza in cucina, un ambiente spesso trascurato sotto questi aspetti.

E se state ancora cercando qualche motivo per “buttarvi” su una cucina dal sapore urbano, eccovene alcuni nella mia
moodboard tutta ispirata allo stile da
loft…ma senza esagerare: il consiglio è di non eccedere negli arredi industriali, per non rischiare di stancarsi ben presto e desiderarne la sostituzione.
Se non vivete in un vero loft ma vi piace lo stile, qualche dettaglio qua e là sarà sufficiente per dare un gusto moderno e inusuale, senza stravolgere il concetto di arredo tradizionale.
Qualche idea?
1) Il lampadario rubato al nordico, rigorosamente vintage
2) Un armadietto metallico o una scaffalatura; se malandati…ancora meglio!
3) Utensili da cucina (bastano una pentola e poco più) in latta lasciati in vista (li scovate nei mercatini)
4) Lettering “del viaggiatore”, potete farlo anche da voi rivestendo delle lettere in legno o metallo con vecchie cartine
5) Una mensola per stupire (e contenere i libri di cucina), come Birdie di Buru-Buru
6) La sedia a dondolo rivisitata: Euvira, design Jader Almeida…per non far tramontare mai il design Brasiliano anni 60′-70′ e dare quel tocco di multietnicità (senza sforare nello stile etnico).
Solo un promemoria finale!
Ricordate che fino al 31 Dicembre 2015 (se non verrà prorogato) c’è il bonus mobili: la detrazione, in 10 anni, del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili (fino ad un tetto massimo di spesa di 10.000 €) nel caso in cui ristrutturiate casa.
Vi sono detrazioni anche per le spese di progettazione, oltre che per quelle della realizzazione delle opere.