In questo articolo inizierò a raccontarti come
rendere la tua casa da ristrutturare quel posto accogliente che hai in mente e
che ti rappresenta; dove crescere la tua famiglia e accogliere amici, parenti
senza perdere soldi e tempo in passaggi inutili. Il seguito di questo racconto lo trovi nella seconda puntata.
Queste che sto per dirti sono le mie
strategie, che da tempo applico costantemente ogni volta che opero come
progettista e consulente tecnico -principalmente sul territorio bresciano- per
aiutare le famiglie a realizzare il loro sogno di ristrutturare (e, anche
prima, scegliere per comprare) casa.
Condivido la mia esperienza perchè questo
processo l’ho testato come quello che ritengo più efficace per non avere
sorprese e vizi fin dall’inizio se vuoi acquistare casa e, successivamente, per
darti grandi benefici quando vuoi ristrutturare.
Assicurati di scaricare il tuo
per non perderti utili consigli
se hai una casa da ristrutturare
se hai una casa da ristrutturare
Molto spesso sento nominare l'idea di
"avventurarsi" nella ristrutturazione di casa come fosse il peggiore
dei mali che può capitare nella vita! Come un viaggio verso l’ignoto J
Pensa che io stessa, pur facendolo come
lavoro, quando l'ho sperimentato sulla mia pelle (ristrutturare casa
mia) ho pensato "Caspita, ora capisco i miei Clienti!".
Non è uno stress da poco, perché si è
coinvolti come proprietari e c’è tanta carica emotiva, che rischia di far
perdere la lnecessaria lucidità
Inoltre ci sono aspetti tecnici, per i
quali serve la figura dell’ingegnere specializzato in architettura (come me), o
di un architetto.
Ecco perchè essere affiancati da un professionista,
con il quale anche condividere il peso di questo percorso, oltre che
ricevere indispensabili consigli tecnici e non solo, fa
un'enorme differenza.
Così come fa la differenza il tipo di
rapporto empatico che riuscite a creare e il tuo sentirti capito!
Per
renderti l'idea di ciò a cui mi riferisco, senti questa storia...
Un giorno ero in cantiere a prendere
le misure per iniziare il progetto; i miei Clienti, una simpatica famiglia con
un bimbo di tre anni, sarebbero passati a breve e li aspettavo...erano un po'
in ritardo.
Ad un certo punto, preoccupata dal passare
del tempo, mi affaccio per vedere se per caso siano all'ingresso del condominio
ad attendermi e li vedo chiusi in auto a discutere animatamente.
Non sentivo, ma si capiva proprio che
c'era un'accesa discussione in corso!
Quando sono poi entrati nella loro futura
casa, musi lunghi, non hanno mancato di raccontarmi che avevano appena finito
di discutere su quale doveva essere lo stile della casa (ovviamente pareri
opposti).
Poi
finisco il racconto, ma questo per dire come ogni minima sciocchezza generi
problemi quando si è un po' sotto pressione.
È stato un bene che si siano confidati con
me, così li ho potuti rassicurare che il percorso che proponevo loro prevedeva
anche il sottoporgli varie opzioni di stile per iniziare a fare luce su quali
fossero i loro gusti e conciliarli.
Li
ho visti tirare un sospiro di sollievo e, a fine sopralluogo, ci siamo presi un
caffè e la lite era solo un ricordo :-)
Tuttavia ancora in troppi non amano farsi
guidare e, così facendo appesantiscono una situazione già di per sè non
semplice da gestire: tra le varie incertezze e idee in continuo mutamento in
corso d'opera fanno fatica a delineare un progetto che li soddisfi appieno e ad
avere una visione organica del tutto.
Come ti dicevo sopra, io stessa ho tastato
con mano cosa significhi prima scegliere e poi ristrutturare casa.
Ecco perchè non mi è stato difficile
capire in che situazione di stress si trovassero i Clienti di cui ti stavo
raccontando prima (per la cronaca, alla fine li ho messi d'accordo
proponendogli solo un paio di opzioni di stile diversi. Quindi non erano così
drammaticamente in disaccordo, ma avevano bisogno che qualcun odi esterno gli
facesse luce!).
Ma
veniamo al dunque!
Vediamo quale può essere un corretto
approccio per evitare che lo stress da
ristrutturazione abbia il sopravvento e come gestire in modo corretto una delle
"imprese" che resteranno impresse certamente, in ogni caso, nella
nostra memoria (anche familiare!).
UN BUON INIZIO...
**SOLO SE ACQUISTI**
è affidarsi ad un ottimo agente
immobiliare (se dobbiamo cercare casa) e farsi affiancare ad un tecnico
di fiducia che effettui tutte le necessarie verifiche per
essere certi che quell'immobile sia regolare dal punto di
vista edilizio, urbanistico e, solo in ultimo, catastale.
Questo non per scarsa fiducia nell’agente
immobiliare o nel venditore, ma perché sono necessarie competenze tecniche ben
precise per poterti garantire che i tuoi soldi siano investiti in un immobile
che non presenterà problemi sia dal punto di vista costruttivo che da quello
burocratico (il che spesso genera problemi nelle pratiche di ristrutturazione).
Questo step lo ritengo
fondamentale, poichè non di rado consente di anticipare e porre rimedio (a
volte anche evitando l'acquisto) a problematiche che si
scoprirebbero solo successivamente.
In questa fase la "Due Diligence"
(che ho spiegato in modo semplice in un mio articolo) è di primario.
LO STUDIO DI FATTIBILITA'...
**IN OGNI CASO**
...iniziare a chiarirsi le idee su quali
sono i lavori REALMENTE fattibili è certamente di primaria
importanza.
In questa fase ci si deve chiarire le idee:
- quante camere da letto intendo mantenere?
- voglio una cucina aperta sulla zona giorno?
- mi serve uno studio?
- quanti bagni desidero?
Fondamentale anche capire se le opere saranno onerose, ovvero se bisognerà corrispondere denaro al Comune per realizzarle. E capire COSA si possa realizzare, in base alle normative di settore.
Fatto ciò, può essere utile già iniziare a fare un semplice schizzo, anche a mano, con l'ausilio della planimetria catastale in giusta scala. Il colore giallo rappresenta le demolizioni da effettuare, il rosso le nuove costruzioni.
In questo frangente si fanno anche delle valutazioni economiche di massima, impostando anche un budget e decidendo dove indirizzarlo.
Ci vediamo nella seconda puntata; a presto!
Ci vediamo nella seconda puntata; a presto!