Gli interventi previsti sono minimi dal punto di vista architettonico, infatti nel post in cui abbiamo introdotto l’argomento potete vedere come siano previsti solo l’aggiunta di una nicchia in bagno, per collocarvi comodamente la doccia, e la demolizione della tramezza che divide l’enorme ingresso dalla zona giorno.
Questo permette di ottenere un ambiente unico, ma funzionalmente suddiviso da un muro che delimita la zona dell’ingresso e, allo stesso tempo, fa da appoggio all’angolo cottura.
In camera vi è solo la leggera traslazione della porta di accesso, in modo da sfruttare lo spessore che si crea dietro di essa per inserirvi il classico armadio ad ante.
L’appartamento, in uno stabile degli anni ’70, è un bilocale allo stato originale che i proprietari intendono rivedere per trasformarlo in un piacevole e funzionale pied a terre da usare nel weekend o per brevi vacanze.
Tutto ciò valorizzando l’esistente e trasformando quelli che, a prima vista, possono sembrare dei punti di debolezza (lo stile vintage dato dai vecchi rivestimenti, che si mantengono) in punti di estrema forza!
Attingere alla palette cromatica della pavimentazione (verde, arancio, crème) mi ha consentito di riutilizzare alcuni arredi già presenti, proponendone il restyling.
Ma eccoci pronti per iniziare a conoscere questo appartamento!
Oggi partiamo da…
L’ingresso è stato ridisegnato in modo da essere un corridoio aperto che immette nella zona giorno.
Il percorso verso la zona giorno è scandito dall’infilata di quattro tappetini circolari, di colore verde scuro, che fa intuire quale sia uno dei colori mood della casa; la loro sequenza dona profondità.
In corrispondenza dei tappeti, a soffitto, altrettante plafoniere in vetro opalino bianco. La geometria a parallelepipedo genera un piacevole “stacco” rispetto alla rotondità dei tappeti a terra.
Sulla parete frontale al portoncino d’ingresso sono appesi due scaffali realizzati con pallet. Una soluzione low cost, pratica, capiente e ingegnosa.
A parete anche specchiere di misure variegate: un mix di pezzi di famiglia e altri scovati ai mercatini.
Le loro cornici sono tono su tono sulla parete candida e la ghirlanda di luci in carta di riso ne incornicia la composizione: accesa all’occorrenza, crea la giusta atmosfera.
Nella nicchia del corridoio il candore delle pareti cede il passo a un frizzante arancio: colore che enfatizza il pavimento, dà profondità alla nicchia e fa da fondale per l’inserimento di un bellissimo poster vintage anni ’60 (ne ha di autentici e splendidi uno dei miei fornitori, ma anche una riproduzione può andare bene, se vogliamo stare nel budget!) e di un appendiabiti, di famiglia, in stile “Thonet”, da ridipingere in nero per essere attualizzato.
A terra un baule vintage, dipinto in bianco crème, per riporre gli accessori.